Pompei, calchi vittime eruzione allestiti in piramide

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Un bel discorso tra antichità e modernità, archeologia e ambiente. Così potremmo definire la mostra ‘Pompei e l’Europa 1748-1943’, che potrà essere visitata da domani, 27 maggio nel Museo archeologico di Napoli e nell’anfiteatro di Pompei. Diverse sagome delle vittime sono state allestite all’interno di una costruzione a forma di piramide.

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha detto durante l’inaugurazione: “Altri passi per la rinascita di Pompei. Possiamo dire di fronte al mondo che siamo orgogliosi del lavoro fatto negli scavi. Non voglio fare in questo luogo discorsi da campagna elettorale ma rilevo che tutto il sistema italiano, negli anni passati, anche al di là dei cambi di governi nazionali, non ha investito, come poteva, nel mondo dell’arte, della cultura, nelle capacità di attrazione turistica”.

Allestite nel salone della Meridiana del Museo archeologico ben 200 opere d’arte. 20 sagome delle vittime dell’eruzione, invece, sono state collocate sotto la piramide, nella sezione ‘Rapiti alla morte’.

L’interessante retrospettiva è stata organizzata dalla Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e dalla direzione generale del Grande Progetto Pompei. Franco Venezia, noto architetto, ha curato l’allestimento.

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