Pontoglio, altro che tolleranza: cartello invita musulmani ad andarsene
Da Redazione
Dicembre 17, 2015

Chi è musulmano o professa religioni diverse da quella cattolica farebbe bene a non recarsi a Pontoglio, comune in provincia di Brescia, perché la cittadina si fonda su solide basi cristiane. E’ ribadito anche nel cartello all’ingresso del paese. Ebbene, tale cartello ha fatto scatenare molte polemiche
Il sindaco di Pontoglio, Alessandro Seghezzi, ha voluto apporre diversi cartelli nel comune che amministra per ricordare la matrice culturale e religiosa di Pontoglio, in modo da tenere alla larga tutti coloro che non la condividono. Chi si reca a Pontoglio, infatti, scorge un cartello che recita:
“Pontoglio è un paese a cultura occidentale, e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”.
Il messaggio è chiaro e non lascia spazio a dubbio. Pontoglio, così come altri comuni leghisti, vuole rimarcare la sua opposizione all’accoglienza di profughi e e di tutti quelli che professano religioni diverse da quella cattolica.
La Giunta del piccolo comune nel Bresciano ha spiegato:
“L’iniziativa è ispirata alla necessità di garantire la sicurezza intesa come la salvaguardia dei propri ambiti di vita, della propria cultura, dei propri valori. Sarà nostro compito garantire il rispetto delle regole di educazione e del vivere civile da parte di tutti. Questo atto è un invito a rispettare la cultura e le tradizioni locali. Una cultura che si fonda sul rispetto reciproco; dalla donna alla musica, dall’arte ai costumi, dalle usanze ai riti tradizionali”.
L’iniziativa del sindaco di Pontoglio farà parlare a lungo di sé: c’è chi è irritato, chi condivide l’azione del primo cittadino Seghezzi e chi fa commenti ironici, annoverando il cartello all’ingresso di Pontoglio nella lista dei cartelli divertenti e strani nel mondo.
Se proprio il sindaco di Pontoglio desiderava far parlare di sé ci è riuscito benissimo; del resto, i leghisti non sono nuovi ad ‘uscite spettacolari’ ed estreme giustificate dalla necessità di difendere le tradizioni e i costumi locali. Voi che ne pensate? Ha fatto bene Seghezzi ad allestire cartelli del genere, che non collimano certamente col concetto di accoglienza?
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