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Psoriasi, l’infelicità e la solitudine dei pazienti italiani

Da Redazione

Novembre 23, 2017

Psoriasi, l’infelicità e la solitudine dei pazienti italiani

I pazienti psoriasici italiani sono tra i più infelici in Europa. L’Italia si è piazzata al 16esimo posto nella classifica delle nazioni dove le persone affette dalla psoriasi sono più felici. 16esimo posto su 19 Stati. Il dato è contenuto nel ‘World Psoriasis Happiness Report 2017’, un importante studio sulle conseguenze psicologiche della malattia cronica. La ricerca dimostra che chi soffre di psoriasi, in Italia, si sente in disagio e vive spesso male la socialità. Inoltre i pazienti italiani sono scettici riguardo alle possibilità di migliorare la loro condizione. Non si fidano molto, in sostanza, delle capacità del servizio sanitario nazionale. Lo studio è stato condotto dall’Happiness Research Institute, insieme al Leo Innovation Lab.

Lo stress dovuto alla psoriasi

Dall’esame dei risultati dell’importante studio sulla psoriasi e la felicità dei pazienti si nota che in Italia chi è affetto da tale malattia è generalmente infelice. Vivono senza problemi, invece, i pazienti che risiedono in Brasile, Messico, Spagna e Colombia.

La psoriasi, per gli italiani, pregiudica la sfera familiare, affettiva e sociale. Di conseguenza, i pazienti psoriasici italiani sono molto stressati. Se i sintomi, poi, sono marcati il grado d’infelicità è maggiore.

L’infelicità, inoltre, è maggiore o minore a seconda della zona del corpo in cui si manifesta la desquamazione. Il 33% dei pazienti psoriasici dice di sentirsi solo, indipendentemente dalla severità della patologia, dalle condizioni economiche e dall’età.

Gran parte delle persone che soffrono di psoriasi, inoltre, avverte una sensazione di disagio, specialmente le donne.

Come avvertono gli italiani la risposta dei medici e del SSN alla loro patologia? Il 47% dei pazienti non si sente compreso ed oltre la metà crede che il medico non gli abbia fornito le informazioni giuste. Tanti italiani, inoltre, pensano che la cura della psoriasi non sia uno degli obiettivi del SSN.

‘Questa ricerca ci conferma come siano ancora molti i bisogni non soddisfatti, soprattutto legati al senso di disagio e imbarazzo, all’impatto sulla vita di relazione specie nelle forme più visibili. Prurito, desquamazione cutanea, arrossamento della pelle sono tutti sintomi importanti e molto fastidiosi, a cui si associa qualche volta un più o meno lieve grado di invalidità nei movimenti’, ha spiegato Ornella De Pità, responsabile della struttura complessa di Patologia clinica ospedale Cristo Re, a Roma.

Psoriasi: nuovo farmaco per curarla

Un nuovo farmaco ideato da un team di ricercatori americani sembra molto efficace perché le lesioni sulla pelle dei pazienti e le desquamazioni sono scomparse nell’80% dei casi.

Il medicinale portentoso contro la psoriasi è stato ideato, l’anno scorso, da un pool di esperti della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago.

I risultati dei test effettuati dai ricercatori statunitensi sono stati pubblicati sul magazine scientifico New England Journal of Medicine.

Kenneth Gordon, docente di Dermatologia e autore dello studio americano, ha affermato che i risultati mostrano ‘elevati livelli di sicurezza ed efficacia del medicinale, ixekizumab. Inoltre la maggior parte dei pazienti ha visto perdurare i miglioramenti per oltre 60 settimane, quindi per più di un anno’.

Stime recenti dicono che in Italia la psoriasi affligge il 2,8% degli abitanti, quindi circa un milione e 700mila persone.

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