Quali sono i pro e contro dell’impiego dello smalto semipermanente?

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Lo smalto semipermanente è utile?

Chi lo prova difficilmente lo lascia. Perché lo smalto semipermanente, in effetti, è il compromesso ideale per avere unghie perfette ed impeccabili 365 giorni l’anno. Non è invasivo quanto il trattamento di ricostruzione delle unghie ed è, al tempo stesso, di gran lunga più duraturo di uno smalto classico, che si sbecca fin troppo facilmente, a volte appena qualche ora dopo l’applicazione.
Lo smalto semipermanente, invece, è particolarmente apprezzato perché dura dalle tre alle quattro settimane. Il più delle volte senza rovinarsi neanche un po’, il che rappresenta un gran bel vantaggio per le donne che vogliono mani sempre curate e al top. A patto che si presti la massima attenzione, naturalmente. Va da sé, infatti, che frugare nella borsa alla ricerca delle chiavi potrebbe in qualche modo danneggiare o graffiare lo strato superiore, compromettendo la resa estetica. Questo avveniristico tipo di smalto si applica dopo aver steso uno strato di base sull’unghia e prima di aver completato il procedimento con un prodotto fissante che ne garantisca, appunto, la durata.
Si fissa grazie all’ausilio di specifici fornetti a raggi ultravioletti, che nel giro di pochi minuti asciugano ciascuno di questi strati e preparano le unghie al trattamento successivo. Chi avesse la pazienza e la precisione necessarie per un lavoro così meticoloso, potrebbe procurarsi tutti i prodotti e gli strumenti necessari ed effettuare il trattamento a casa. Ma si tratta di una procedura piuttosto lunga e laboriosa, ragion per cui è preferibile rivolgersi ad un’estetista esperta che utilizzi prodotti di buona qualità e che abbia mano e polso fermi.

I costi degli smalti

Malgrado lo smalto semipermanente sia vantaggioso sotto vari punti di vista, soprattutto perché il colore resta invariato nel tempo, non tutte le donne si sono convertite ad esso. Molte preferiscono ancora le vernici tradizionali, anche perché hanno un costo decisamente inferiore. L’applicazione del semipermanente ha un prezzo che oscilla tra i quindici e i venti euro. Di meno rispetto a quelli che ne occorrono per la ricostruzione in gel, certo, ma si tratta pur sempre di una cifra non abbordabile per tutte. A piacere, di contro, è il fatto che questo tipo di smalto sia disponibile in così tante nuance da provocare l’imbarazzo della scelta. Tra finish opachi e brillanti, colori completamente matt o glitterati, ce n’è davvero per tutti i gusti. I semipermanenti possono tra l’altro essere miscelati tra di loro per creare sfumature sempre nuove ed inedite, in maniera tale che ogni singola donna possa ottenere quella che più fa al caso proprio. Tra gli svantaggi riscontrati, invece, c’è sicuramente il fatto che questo prodotto, se non applicato in maniera corretta, possa danneggiare sensibilmente le unghie. Lo strato superiore, in particolar modo, tende a sfaldarsi e ad indebolirsi nel momento in cui il semipermanente viene staccato via, costringendo ad accorciare l’unghia e a sottoporla ad un trattamento rinforzante.
Inoltre, nel caso in cui lo smalto non venga steso dopo aver seguito alcuni passaggi indispensabili, potrebbe non durare quanto promesso. Se l’unghia non viene ben levigata e sgrassata, infatti, si corre il rischio che il colore risulti opaco e che lo strato venga via nel giro di pochi giorni. Sotto accusa, infine, il fornetto che viene utilizzato per asciugare gli strati di base, semipermanente e fissante che, agendo come una comune lampada abbronzante ed emettendo raggi UV, sarebbe addirittura nocivo per la salute. Ma visto che ogni donna è diversa, e le unghie pure, vale la pena fare un tentativo. Solo così ci si potrà levare ogni dubbio in merito allo smalto semipermanente, che tra vantaggi e svantaggi vari resta comunque uno dei trattamenti più in voga al momento.

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