Recordati, leader europeo, ha modificato al rialzo le previsioni di utile netto e risultato operativo per l’esercizio. Il colosso si è lasciato alle spalle un semestre entusiasmante, con un fatturato pari a 539,1 milioni di euro
Il colosso farmaceutico europeo ha incrementato a 190 da 175 milioni il bersaglio di utile netto e a 270 da 250 milioni quello di Ebit. Lo scorso semestre ha ottenuto 103,2 milioni di euro di ‘bottom line’ e 145,2 milioni di Ebit. Forti, decisamente, i ricavi per l’esercizio, che si sono attestati attorno al miliardo di euro. Il presidente e CEO di Recordati, Giovanni Recordati, ha affermato: “L’attività del gruppo è continuata nel mese di luglio in linea con l’andamento del semestre”.
Internal Dealing ha reso noto che nelle sedute comprese tra il 22 e il 24 luglio, Giovanni Recordati ha alienato 90.000 azioni della Recordati. Ogni azione è stata venduta a prezzi compresi tra i 21,32833 euro e i 21,43653 euro. “Il piano industriale 2015-17 prevede per Recordati una crescita costante di fatturato e di utili. Anche se quello che noi ci proponiamo è di accelerare, perché possiamo fare alcune acquisizioni: abbiamo davvero una posizione finanziaria molto positiva. Il piano c’è, ma noi vogliamo fare meglio: stiamo puntando soprattutto a consolidarci in alcuni mercati importanti dove siamo già presenti, come ad esempio la Francia e la Polonia“. Queste le parole proferite qualche mese fa da Giovanni Recordati, che chiaramente vuole rafforzare la sua azienda e vuole centrare nuovi obiettivi.
Il numero della Recordati aveva aggiunto: “Abbiamo un debito di 100 milioni di euro e per fine anno prevediamo di ridurlo ulteriormente e, se non faremo acquisizioni, magari arrivare a una posizione finanziare netta positiva. Il denaro non ci manca, certamente noi vogliamo fare acquisizioni, ma in linea con quelle che abbiamo fatto in passato”. Insomma Giovanni Recordati è profondamente ottimista e prevede che a breve il gruppo potrà avere un patrimonio ammontante a un miliardo di euro.
