In ricordo della bimba idrocefala
Da Redazione
Giugno 22, 2016
Compie 20 anni la casa famiglia di Giuseppe e Lucia che l’avevano accolta
20 anni di casa famiglia e 30 anni di matrimonio: sabato 25 giugno a Novale di Valdagno (VI) Giuseppe Longo e Lucia Dal Lago festeggiano un ventennio di accoglienze. Circa 200 persone hanno dato vita alla loro Casa Famiglia Emmanuele: giovani, accolti, e volontari. La loro è una accoglienza aperta a tutte le fasce d’età ed è contraddistinta, scelta fondante delle case famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, dalla presenza stabile di una mamma e di un papà.
Giuseppe era un autotrasportatore, Lucia aveva un negozio di parrucchiera, ma sin dal primo giorno di vita insieme c’era la voglia di fare qualcosa per gli altri. Un desiderio che hanno coltivato fino al 23 dicembre 1995, data ufficiale dell’apertura della loro casa famiglia.
L’hanno voluta dedicare alla «sicurezza che Dio non ci avrebbe mai lasciato», come spiega Giuseppe: «Ricordo qualche anno dopo il dolore per la perdita di Sveva, bambina idrocefala abbandonata in ospedale, che abbiamo accolto a quattro mesi e che è salita al cielo a 21 mesi. Apparentemente la sua poteva sembrare una vita senza un significato, eppure da lei abbiamo imparato il senso vero dell’amore incondizionato e senza limiti. È stato il suo dono, che poi ci ha accompagnato in ogni nostro passo e che ha contributo a dare un significato più profondo alla nostra vita».
Sabato 25 giugno alle 18.30, dopo la Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Novale di Valdagno (VI), interverrà sul tema “Dare famiglia a chi non ce l’ha” Giovanni Ramonda, Responsabile Generale della Comunità Papa Giovanni XXIII. Seguirà festa con cena ad offerta libera nel vicino oratorio.
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