“Saluti da Rimini”, gigantografie di Cattelan in Riviera fino al 30 settembre

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Opere di Cattelan a Rimini

Opere di Cattelan a RiminiCamminare per le strade sarà più emozionante perché tutto è reso particolare dalle opere derisorie di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, bravo fotografo. Le opere si riconducono alla recente campagna “Saluti da Rimini“.

Tra le opere che i visitatori della città romagnola potranno ammirare ci sono la giovane estatica su tante patatine fritte oppure due mani su sbarre composte da salsicce. C’è chi apprezza e chi critica le opere di Cattelan, artista che ama provocare e suscitare dibattiti coi suoi prodotti.

Le gigantografie di Cattelan resteranno in Riviera fino al 30 settembre. “Si tratta di cartoline che Rimini spedisce a se stessa mettendo a nudo i suoi simbolismi, i suoi plus e le sue contraddizioni, i punti di contatto e di divergenza fra immaginario e realtà”, ha sottolineato, con una nota il comune di Rimini.

“Rimini non ha scelto Cattelan né Cattelan ha chiesto a Rimini ci siamo trovati, forse grazie alla curiosità e al coraggio reciproco. In un momento storico in cui la città cambia Rimini ha incrociato il più discusso e controverso degli artisti mondiali che ha puntato il suo sguardo verso una città dalle mille interpretazioni e contraddizioni. Oggi nel mondo si parlerà di Rimini, e Rimini stessa dibatterà sul linguaggio dell’arte, sulla irruzione dell’arte contemporanea nella storia della città, nella sua carne viva. Si discuterà d’arte nel mondo e in Italia grazie a Rimini… In definitiva ognuno di noi ha un suo angolo di lettura. Niente come l’arte contemporanea, con le sue allusioni, visioni, metafore, il suo rompere codici estetici consolidati, sa esprimere il senso della modernità e dunque delle città in movimento. Il Duomo di Leon Battista Alberti non andò ad ‘offendere’, ricoprendola di simboli ambigui, la più antica Chiesa di San Francesco? Caravaggio non fu forse ripudiato dalla committenza quando dipinse una figura sacra prendendo a modello una prostituta morta affogata nel Tevere? Lo stesso teatro Galli non andò a rompere traumaticamente l’armonia di una piazza d’armi? Oggi giornalisti, fotografi, media, blogger di tutto il mondo, incuriositi dall’opera di Cattelan, scoprono Rimini città romana (opere al ponte di Tiberio e all’arco d’Augusto); Rimini oggetto di un grande cantiere teatrale dopo 70 anni di nulla e di macerie, vera e propria zavorra per la nostra comunità; le contraddizioni e le ipocrisie di una città che esattamente 30 anni fa contestava ferocemente Tondelli per la sua descrizione di Rimini quale Nashville o Las Vegas italiana, salvo oggi rimpiangerlo perché ‘allora eravamo il centro del mondo’; di una città persino costretta a vivere con il peso di un machismo greve, rimpianto e anche tollerato (c’erano anche i concorsi in cui si davano i punteggi alle donne…). Queste sono mie, personali suggestioni, tra le tante, nel caleidoscopio delle interpretazioni, nessuna delle quali definitiva. In questo senso chi sta a Rimini oggi è fortunato: perché nel mondo si parlerà di Rimini, e Rimini stessa dibatterà sul linguaggio dell’arte, sulla irruzione dell’arte contemporanea nella storia della città, nella sua carne viva. Si discuterà d’arte nel mondo e in Italia grazie a Rimini. In un’Italia in cui si dibatte solo di calciomercato e rancori. Si discuterà di cultura e della sua potenza, con la leggerezza di un altro simbolo, questo tutto balneare, riminese: una cartolina. Cartoline appunto. E chi nella vita, andando in vacanza, non ha mai spedito una cartolina? Ce n’erano e ce ne sono di tutti i tipi: hanno monumenti, paesaggi, bellezze, spesso ironiche, irriverenti, imbarazzanti, scherzose, ambigue, metaforiche. Oggi Rimini evoca, racconta i suoi paesaggi urbani, i suoi cambiamenti, con la semplicità, l’ironia e la forza di cartoline fatte da uno dei più grandi artisti del mondo”, spiega il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

Le opere audaci e ironiche di Cattelan verranno ammirate anche dal premier Matteo Renzi, visto che prenderà parte al Meeting di Comunione e Liberazione, in programma dal 20 al 26 agosto a Rimini. Renzi fu invitato all’evento anche un anno fa ma non riuscì a partecipare. Assieme a Renzi, arriveranno a Rimini altri esponenti del mondo della politica, come il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il presidente dell’Anci Piero Fassino. Presenti anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni e il regista Pupi Avati. Quest’ultimo mostrerà a tutti un interessante mediometraggio.

Per la realizzazione della manifestazione lavoreranno circa 3.000 volontari. Il titolo della prossima edizione sarà “Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”, ovvero un verso di Mario Luzi, grande poeta italiano.

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