Sigarette elettroniche: acquisto online è vietato, senatrice Vicari insultata

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Gli svapatori non potranno più acquistare le sigarette elettroniche sul web. La novità è prevista da un emendamento al decreto fiscale approvato in Commissione, che contempla la sola vendita nelle tabaccherie o negli store autorizzati. Una decisione che forse solleverà un mega polverone. Intanto, sul web, sono già piovute molte critiche, indirizzate soprattutto alla prima firmataria dell’emendamento, la senatrice di Ap Simona Vicari, che è stata insultata pesantemente sulla sua pagina Facebook. prima firmataria, ha ricevuto insulti sul suo profilo Facebook. La Vicari ha detto: ‘La misura vuole mettere a norma un mercato che al 50% è illegale, e serve dunque a recuperare l’evasione fiscale e un controllo sanitario sui liquidi nelle sigarette’. Chissà se la novità introdotta dal decreto fiscale contribuirà a far aumentare o diminuire la vendita delle sigarette elettroniche? Staremo a vedere. Una cosa è certa: i fumatori si stanno orientando verso prodotti alternativi alle classiche ‘bionde’, come le e-cig e le sigarette fatte a mano. La vendita delle sigarette elettroniche, sia negli store autorizzati che online, ha fatto registrare picchi importanti in Italia. Le e-cig, tra l’altro, si sono rivelate ottime per abbandonare il vizio del fumo o fumare di meno.

Sigarette elettroniche: fenomeno in continua crescita

Chi vorrà acquistare una sigaretta elettronica, in futuro, dovrà recarsi negli store fisici perché in Italia è vietato l’acquisto di e-cig online.

Ormai, nel mondo, le sigarette elettroniche rappresentano un fenomeno in continua crescita. Gli svapatori sono circa 8 milioni. Numero che, comunque, cresce annualmente. In Italia le sigarette elettroniche sono usate da circa 400.000 persone.

Il mercato delle sigarette elettroniche cresce. Ora si teme che il decreto fiscale, che di fatto vieta l’acquisto online delle e-cig, determini una battuta d’arresto.

I giovani che iniziano a fumare

Secondo un recente sondaggio, ogni giorno, nel mondo, iniziano a fumare tra gli 80.000 e i 100.000 ragazzi. La legge Sirchia, approvata nel 2005, aveva causato una diminuzione temporanea del numero dei fumatori, specialmente tra le donne; poi il numero è tornato a salire.

Dall’indagine DOXA ‘Il Fumo in Italia, 2011’ era emerso un quadro preoccupante sul versante del rapporto tra giovani e fumo. 6 anni fa fumava il 15,9% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni e il 21,8% delle ragazze.

La maggioranza dei giovani di oggi ripiega sulle sigarette elettroniche e quelle ‘fai da te’. Quest’ultime, complice la ridotta tassazione, costano meno.

Visto che è acclarato che le sigarette tradizionali favoriscono l’insorgenza di tante patologie, negli ultimi anni sono state lanciate tante campagne di sensibilizzazione sui pericoli del fumo ed è stata promossa la sostituzione della classica ‘bionda’ con quella elettronica.

Fumare sigarette elettroniche fa risparmiare, mentre vi sono ancora dubbi sui suoi minori effetti negativi sulla salute. Nonostante ciò, il numero degli svapatori è cresciuto considerevolmente ed è certo che il decreto fiscale appena varato farà proliferare le rivendite autorizzate di e-cig.

Da sottolineare che il successo delle sigarette elettroniche rappresenta un male per le casse dello Stato, poiché tanta gente non acquista più le sigarette tradizionali e quindi si riduce il gettito proveniente dalle imposte sui tabacchi. Per questo c’è da attendersi una forte tassazione dei liquidi delle e-cig.

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