Telefoni cellulari: al via il progetto UE per il caricabatterie standard
Da Redazione
Marzo 20, 2014
Prima era uno, poi sono diventati due, poi dieci, ed ogni volta ci siamo sorpresi a farci sempre la stessa domanda retorica: perché i telefoni cellulari non hanno tutti lo stesso caricabatterie? La vita sarebbe indubbiamente più semplice e le nostre case rimarrebbero finalmente sgombre da tutti quei fili che si arrotolano ovunque e che si confondono tra loro. Per non parlare di quanti cavi vengono gettati una volta dismesso il telefono incrementando notevolmente la quantità di rifiuti da smaltire.
Pare che questo sogno, finalmente, possa diventare realtà. Il Parlamento europeo, infatti, ha recentemente approvato un progetto legislativo concordato con il Consiglio dei Ministri, per far sì che gli apparecchi telefonici venduti nei punti vendita dell’Unione Europea ma anche nei negozi online cellulari possano avere finalmente un caricabatterie unico per tutti i modelli in commercio. La relatrice del progetto, Barbara Weiler, ha così annunciato questo provvedimento innovativo: “Sono particolarmente lieta che abbiamo concordato l’introduzione di un caricabatterie comune. Ciò accomuna sia gli interessi dei consumatori sia dell’ambiente. Il caricabatterie comune metterà fine al caos e ridurrà le 51mila tonnellate annue di rifiuti elettronici”. Anche se, rispetto al passato, sempre più modelli di telefoni cellulari e smartphone hanno attacchi standard, alcuni produttori ancora utilizzano delle prese univoche vendendo propri dispositivi di caricamento diversi da tutti gli altri. Ciò ha reso necessaria una normativa che risolvesse una volta per tutte una situazione reputata scomoda e onerosa dalla maggior parte dei consumatori.
La nuova legge, che sostituirà il vecchio corpus di direttive del 1999, abbraccia anche la disciplina sulle apparecchiature radio comprendendo non solo i telefoni cellulari ma anche i telecomandi di apertura delle portiere dell’automobile e i modem, portando anche qui ad un’unificazione delle regole che varranno per tutti i dispositivi distribuiti nell’Unione Europea. Le apparecchiature dovranno raggiungere dei requisiti minimi prestazionali e di sicurezza, per usare più efficientemente le reti e far sì che i dispositivi non interferiscano l’uno con l’altro.
Ottime notizie, insomma, e non solo per i consumatori ma anche per l’ambiente che ci circonda!
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