Cresce il numero delle persone affette da calvizie che ricorrono al bisturi per risolvere il problema. Ma il trapianto di capelli è davvero la risposta giusta a questa patologia?
La cura non è il trapianto
L’autotrapianto di capelli, secondo i più recenti studi relativi alla diffusa problematica della calvizie non rappresenta in alcun modo la cura per la calvizie. È una certezza. Si tratta solamente di una strada, costosa, dolorosa e dai risultati incerti, per intervenire rapidamente sull’inestetismo che ne deriva.
Per cura, infatti, si intende un percorso capace di portare alla risoluzione definitiva di una problematica, in questo caso della calvizie nelle sue diverse manifestazioni: a partire dalla alopecia androgenetica.
I limiti del trapianto di capelli
Il ricorso al bisturi ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni anche grazie allo svilupparsi di una sorta di “turismo della calvizie”, che ha portato molti italiani ad acquistare, spesso sul web, pacchetti viaggio comprensivi di autotrapianto a prezzi davvero bassi.
I territori che hanno promosso lo sviluppo di questa tipologia di turismo sono stati la Turchia e altri Paesi asiatici.
In realtà, oltre al rischio insito nel fare una scelta così radicale senza una adeguata conoscenza della realtà presso la quale verrà effettuato l’intervento, questa scelta incorre in limiti insiti nello stesso trapianto. Tre sono i principali ostacoli che si frappongono tra il trapianto di capelli e la cura della calvizie.
I tre limiti dell’autotrapianto
È sempre più frequente che soggetti che hanno scelto di sottoporsi all’intervento chirurgico si ritrovino a dover affrontare di nuovo la sala operatoria per una recidiva importante. Il trapianto di capelli non basta, infatti, a risolvere il problema anche se, in una prima fase, può alleviare molto lo stato di ansia e insoddisfazione che caratterizza gli uomini e le donne che scelgono di sottoporsi al trapianto di capelli, pratica sulla quale è possibile conoscere molto di più consultando gli esperti di Hair Clinic, centro specializzato nella cura dei capelli che propone una strada del tutto nuove e rivoluzionario: il Protocollo avanzato basato sulla medicina rigenerativa. Me torniamo prima ai limiti del trapianto.
Prima di tutto, l’intervento non ha alcuna conseguenza sulle cause della calvizie ma si limita a coprire le zone dove i capelli sono caduti in maniera più massiccia. Per questo la caduta non si arresta ed è presto destinata a creare nuove aree diradate.
Inoltre, molti pazienti sono soggetti al fenomeno della shock loss, della caduta da shock, che interessa soprattutto i capelli deboli vicini a quelli trapiantati. Infine, proprio per evitare la comparsa del fenomeno della caduta da stress i capelli non vengono trapiantati molto vicini e non viene, quindi, a crearsi un bell’effetto relativo alla densità.
La strada scelta in casa Hair Clinic
Per chi sceglie il trapianto di capelli, però, non tutto è perduto. È possibile migliorarne durate ed effetti affiancando un percorso – valido già da solo – che viene sperimentato in casa Hair Clinic, uno tra i centri migliori a cui rivolgersi quando si hanno problemi di calvizie.
Qui, infatti, si fa ricorso ai principi della medicina rigenerative che, attraverso l’uso delle cellule staminali, riesce a dare risultati sorprendenti. Non solo infatti si arresta la caduta dei capelli ma si riesce a invertire il processo.
Il Protocollo bSBS, oltre a essere indolore, tarato sulle specificità di ogni singolo paziente e di sicuro effetto, si presenta anche come il Protocollo medico relativo alle diverse forme di calvizie più avanzato al mondo.
Il Protocollo viene applicato sulla base di un approfondito test Genomico e di un test della Membrana Cellulare con un profilo ormonale. Da qui la possibilità di evidenziare le cause, molteplici, alla base della propria calvizie. Una scoperta di fondamentale importanza per ottenere risultati adeguati alla problematica.
