Venezia al Verde: Brugnaro Propone Vendita Opere d’Arte, Franceschini Insorge

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Brugnaro Vende Klimt?

Brugnaro Vende Klimt?Venezia, come tanti altri comuni italiani, non è in buone condizioni economiche, anzi le casse sono pressoché vuote. Che fare, allora, per risanare le casse comunali? Vendere grandi opere d’arte. L’idea è del sindaco Brugnaro

 

L’ipotesi del primo cittadino dell’incantevole città lagunare, però, non è piaciuta a molti, tra cui il ministro dei Beni culturali Franceschini (“Spero che Brugnaro stia scherzando”). Brugnaro ha affermato che Venezia è una città depressa dal punto di visto economico e solo la vendita di “Judith il Salomé” di Klimt e “Il Rabbino di Vitevsk” potrebbe portare molto denaro nelle casse comunali.

Non essendo, le suddette opere, né di autore veneziano né legate alla storia della città potrebbero essere tranquillamente vendute. Luigi Brugnaro, però, non ha ancora dato nulla per certo: “Non è stata decisa alcuna cessione di opere d’arte di pregio. Sarà necessario procedere a una verifica attenta e puntuale del patrimonio a disposizione, ma al momento non esiste nessun elenco”.

Il ministro Franceschini è inorridito dinanzi alla proposta di Brugnaro, sottolineando che il sindaco di Venezia, probabilmente, ha voluto minacciare il Governo per ottenere più fondi.

C’è chi, invece, è favorevole alla proposta del sindaco di Venezia, come il noto docente e critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha dichiarato in merito: “Brugnaro ha fatto benissimo, la sua idea è davvero interessante e molto logica. Non si tratta di vendere un Canaletto o un Tiziano. Si parla di opere che non sono legate alla storia di Venezia. Klimt a Venezia è un corpo estraneo, il suo quadro può stare ovunque, a Parigi come a New York”.

Insomma, i quadri che non c’entrano nulla con Venezia possono essere tranquillamente venduti. Brugnaro gode del beneplacito di Sgarbi.

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