Da uno studio portato avanti da un’equipe di ricercatori della Queen Margareth University di Edimburgo è emerso che la vitamina D fa calare la pressione sanguigna degli ipertesi e rende meno pesante l’esercizio fisico. La ricerca è stata presentata anche al meeting annuale della Società di endocrinologia
I ricercatori hanno notato che i volontari a cui era stata somministrata la vitamina D ogni giorno sopportavano meglio lo sforzo, durante l’attività sportiva, ed avevano livelli inferiori di pressione sanguigna rispetto a coloro che non avevano assunto vitamina D. Solamente in Inghilterra sono carenti di vitamina D 10 milioni di persone.
Raquel Revuelta Iniesta, coordinatrice dello studio, ha dichiarato: “Il nostro studio pilota suggerisce come l’assunzione di integratori di vitamina D diminuisca i fattori di rischio di problemi cardiovascolari, come la pressione del sangue”. L’obiettivo degli studiosi, ora, è quello di estendere la ricerca a un numero importante di volontari, dando vita a un gruppo formato sia da ciclisti che da persone che godono di buona salute.
E’ stato notato non solo che chi aveva assunto la vitamina D era meno affaticato durante le prove fisiche ma aveva livelli di cortisolo (ormone dello stress) inferiori ai soggetti a cui era stato somministrato placebo.
“La carenza di vitamina D è una sindrome silenziosa collegata a patologie come la resistenza all’insulina, diabete, artrite-reumatoide e ad un alto rischio di contrarre alcuni tumori. La nostra ricerca va ad aggiungersi alle altre prove cliniche dimostrando la criticità di questo problema vastamente diffuso”, ha aggiunto il ricercatore Emad Al-Dujaili, che ha preso parte allo studio. La vitamina D, lo ricordiamo, non si assume solamente con gli integratori; basta, infatti, consumare determinati alimenti, come salmone, tonno, sardine e latto o trascorrere un po’ di tempo, ogni giorno, all’aria aperta. I raggi solari, infatti, sono delle vere sorgenti di vitamina D.
