Dopo qualche giorno trascorso all’ospedale di Modena per un’ischemia, il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi è stato dimesso. Tante persone ad attenderlo all’uscita del nosocomio, tra cui tanti amici e ammiratori. Ora dovrà seguire attentamente le indicazioni dei medici
Sgarbi, la scorsa settimana, ha accusato un malore mentre si stava recando in auto a Roma, da Brescia. Subito si è fatto accompagnare dal suo autista all’ospedale di Modena, dove i medici lo hanno sottoposto a due interventi chirurgici.
Ora il critico d’arte sta bene ma dovrà seguire le raccomandazioni dei medici del nosocomio modenese. Sgarbi dovrà innanzitutto prendersi cura maggiormente della sua salute, seguendo una sana alimentazione e camminando, ogni giorno, per almeno 30/40 minuti. I medici modenesi, insomma, gli hanno restituito un cuore nuovo.
I fan dell’intellettuale italiano, giorni fa, sono stati rassicurati attraverso Facebook, dove Sgarbi ha postato le foto del suo elettrocardiogramma, aggiungendo di stare bene.
Un comunicato diffuso dal nosocomio di Modena nelle ultime ore recita:
“Vittorio Sgarbi è stato dimesso oggi alle 13.30 dal reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena, diretto dal prof. Giuseppe Boriani”.
Il team di medici che ha curato il noto critico d’arte, dunque, si è dimostrato rapido ed efficace: il problema è stato risolto in poco tempo e, senza i medici, adesso Sgarbi probabilmente non sarebbe tra noi.
Ad attendere Vittorio all’uscita anche la compagna Sabrina Colle, che lo ha subito abbracciato. Il momento è stato immortalato da diversi giornalisti e paparazzi. Ricordiamo che quella di oggi è stata una giornata di doppie dimissioni per Sgarbi: dall’ospedale e dall’incarico di assessore alla Cultura di Urbino.
Alla fine, il critico d’arte ha rinunciato anche alla carica di assessore. Il motivo è un albero di Natale, un po’ troppo ‘futuristico’ allestito a piazza della Repubblica. Tale albero stona con l’architettura di Urbino e Sgarbi l’ha definito “bruttura immorale”.
Ora Vittorio dovrà cambiare stile di vita se non vuole essere sorpreso da una nuova ischemia cerebrale. Adesso continuerà la convalescenza a casa, assieme ai suoi cari.
