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Allarme tatuaggi: inchiostro cancerogeno in Italia

Da Redazione

Luglio 10, 2016

Allarme tatuaggi: inchiostro cancerogeno in Italia

E’ allarme tatuaggi in Italia. Pare che in circolazione ci sia un inchiostro cancerogeno. A mettere in guardia è proprio l’associazione italiana tatuatori. Un inchiostro nero è veramente pericoloso.

Inchiostro canceroso venduto soprattutto nelle fiere di tatuaggi

L’allarme tatuaggi lanciato dai tatuatori italiani è veramente preoccupante:

“Un inchiostro nero usato per i tatuaggi, in circolazione nel nostro Paese, è assolutamente cancerogeno”.

Chi si è fatto un tatuaggio negli ultimi tempi deve temere? Beh, diciamo che non deve riposare sugli allori, visto che un allarme tatuaggi è stato lanciato non da una persona qualunque ma dall’associazione italiana tatuatori. Il presidente dei tatuatori italiani, Geppi Serra, ha subito fatto esaminare l’inchiostro incriminato ed ha spedito i risultati sia al Nas che al Ministero della Salute. Ai microfoni dell’AdnKronos Salute Serra ha detto:

“Questo inchiostro, denominato ‘Dynamic’, viene esportato dalla Killer Ink e venduto soprattutto nelle fiere di tatuaggi. Costa un po’ meno di uno di qualità usato in studi certificati. A dire il vero alcuni importatori appongono etichette su cui è scritto che non deve essere usato per i tattoo. Ma temo che questa avvertenza non scoraggi gli abusivi che in Italia sono 10 per ogni tatuatore a norma”.

Bastano poche gocce per fare danni

Dagli accertamenti su tali inchiostri è emerso che contengono sostanze altamente cancerose, come vari tipi di idrocarburi policiclici aromatici. Serra è preoccupato in quanto tali inchiostri cancerogeni sono molto usati perché permettono di realizzare disegni perfetti e costano poco:

“Nessuno si immaginerebbe mai quanto danno c’è dietro a poche gocce di inchiostro. Rivolgetevi a professionisti e fate attenzione agli inchiostri che usano. Ne va della vostra vita”.

Siamo certi che tale allarme tatuaggi non distoglierà molti italiani che, durante questa calda estate, avevano intenzione di farsi un bel tatuaggio, magari un gettonatissimo  tatuaggio maori.

Nella cultura maori il tatuaggio non serviva solo a far conoscere agli altri il proprio ceto sociale, mestiere o famiglia, ma veniva fatto anche per ragioni estetiche, per sembrare più belli. Una donna che non aveva un tatuaggio non era considerata una donna avvenente.

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