Antibiotici non funzionano più: l’inquietante rivelazione dell’Oms
Da Redazione
Gennaio 30, 2018
I batteri sono sempre più resistenti agli antibiotici. Un fenomeno preoccupante che rischia di diventare letale per milioni di persone. Si calcola che nel 2025 moriranno circa 1 milione di persone, solamente in Europa, per le patologie infettive. Il dato è contenuto anche nel recente dossier sulla sorveglianza dell’antibioticoresistenza diffuso dall’Oms. Attualmente, nel mondo, si muore molto di più per le malattie non trasmissibili (ad esempio cancro e diabete) rispetto a quelle infettive. Il merito va agli antibiotici, che però sono sempre meno efficaci. C’è il rischio che, in futuro, i batteri riescano a resistere a qualsiasi antibiotico, anche quello più potente.
I batteri più resistenti agli antibiotici
Nel mondo si sono già registrate morti dovute a infezioni non curabili con gli antibiotici. L’Oms è seriamente preoccupata: tre anni fa aveva avviato il GLASS (Global Antimicrobial Surveillance System), ovvero un sistema di sorveglianza per monitorare la situazione e fronteggiare il problema dei batteri potenti che resistono agli antibiotici.
Dai dati riportati da molte autorità nazionali emerge che i batteri più resistenti ai batteri sono, almeno per ora, Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae. Non sono stati riportati, invece, dati relativi al batterio che causa la tubercolosi. Eppure, secondo una relazione dell’Oms, avrebbe cagionato almeno 490.000 casi di tubercolosi multiresistente.
Una grave situazione
Marc Sprengere, direttore del Segretariato della resistenza anitmicrobica dell’Oms, ha detto: ‘Il rapporto conferma la grave situazione di resistenza agli antibiotici in tutto il mondo. Alcune delle infezioni più comuni al mondo, e potenzialmente più pericolose, si stanno dimostrando resistenti ai farmaci. E l’aspetto più preoccupante di tutti è che i patogeni non rispettano i confini nazionali. Ecco perché l’Oms sta incoraggiando tutti i Paesi a istituire buoni sistemi di sorveglianza per rilevare la resistenza ai farmaci in grado di fornire dati a questo sistema globale’.
La direttrice del nuovo sistema di sorveglianza dell’Oms, Carmen Pessoa-Silva, ha spiegato che la relazione è un primo tassello per avere consapevolezza ‘dell’entità della resistenza antimicrobica. La sorveglianza è agli inizi, ma è fondamentale svilupparla se vogliamo anticipare e affrontare una delle più grandi minacce alla salute pubblica globale’.
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