Calvizie precoce e infarto: un presunto terribile binomio
Da Redazione
Dicembre 01, 2017
La calvizie precoce e l’ingrigimento dei capelli, oltre a favorire un senso di disagio per molti uomini, nonché difficoltà a relazionarsi, possono essere sintomi di problemi gravi. Da uno studio presentato recentemente alla 69esima Conferenza annuale of the cardiological society of India, a Kolkata, è emerso che coloro che perdono i capelli precocemente o hanno i capelli grigi rischiano 5 volte in più, rispetto agli altri, infarti e arresti cardiaci. La ricerca si è concentrata su 790 under 40 colpiti da un infarto e su 1.270 coetanei in perfetta salute.
Calvi devono fare attenzione allo stile di vita
La precoce perdita dei capelli o l’incanutimento prematuro sono avvisaglie, secondo un’equipe di ricercatori, di problemi al cuore.
Dhammdeep Humane, coordinatore dello studio indiano, afferma che, in caso di calvizie precoce o imbiancamento, la persona deve fare molta attenzione allo stile di vita e sottoporsi periodicamente a screening cardiologici. Il rischio di infarto, infatti, è alto rispetto a chi ha una chioma folta.
I ricercatori non sanno ancora spiegare la ragione per cui chi perde precocemente i capelli, o comunque incanutisce prima, ha un cuore più vulnerabile.
Lo studio giapponese sul nesso tra calvizie precoce e malattie cardiache
Il team di ricerca indiano pensa che la calvizie precoce e l’imbiancamento prematuro siano l’effetto dell’agitazione anomala degli ormoni maschili. Tale azione, in passato, è stata collegata alle malattie cardiocircolatorie.
A scoprire una presunta correlazione tra calvizie precoce e infarto erano stati, anni fa, anche alcuni scienziati giapponesi.
La calvizie affligge molti uomini, nel mondo, e purtroppo è un problema in costante crescita. Sono tantissimi, oggi, gli under 40 senza capelli.
Una ricerca pubblicata qualche anno fa sul British Medical Journal aveva dimostrato che la calvizie incrementa il pericolo di patologie cardiache e coronariche.
Alla termine dello studio, gli esperti nipponici avevano evinto che gli uomini totalmente o parzialmente calvi rischiavano molto di più di andare incontro a una malatia cardiaca rispetto ai coetanei con una chioma fluente.
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