Cannabis: il Governo concede la legalizzazione

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Questi mesi è boom incredibile per la cannabis light, ossia quella venduta in modo “legale”. È ormai trascorso un anno dalla legalizzazione, che ha permesso a tutti i lavoratori e i coltivatori di poter festeggiare: la produzione e il  commercio delle infiorescenze è stato dopo tempo, ampiamente riconosciuto in primis dal ministero. E così, inizia il progresso per coltivatori come Mattia Guarnera, ideatore e fondatore di Canapa Republic, fra i primi a darsi alla produzione di cannabis light – la marijuana “legale”. Quest’ultima viene venduta con un limite di Thc inferiore allo 0,2%, una vendita che nell’ultimo anno ha ribaltato la portata di tutto il mercato. Detto in modo più semplice, un certo tipo di limite di Thc consentr alla marijuana il mantenimento di tutte le sue proprietà benefiche che anche la medicina riconosce, senza però doversi porre il problema dello “sballo”.

Cannabis legale, la gioia dei produttori

La notizia di questo nuovo progresso parte direttamente dal ministero dell’Agricoltura, il Mipaaf, che con una circolare ha dato sfoggio di tutte le regole contenute nella legge in vigore dal gennaio 2017: produrre e vendere l’erba legale si può, senza più scetticismo per tutti quegli italiani che negli ultimi mesi hanno deciso di investire in questo business senza sapere se esistessero o meno delle certezze.

La coltivazione della canapa – come recita la circolare ministeriale – è permessa senza necessità di autorizzazione, che è d’obbligo invece se la pianta ha un tasso THC di oltre lo 0,2% come previsto da regolamento europeo. Se la percentuale risulta superiore ma entro il limite dello 0,6% l’agricoltore non è soggetto ad alcuna responsabilità; in caso si accerti un tasso superiore allo  0,6% l’autorità giudiziaria può proporre il sequestro o la distruzione delle coltivazioni di canapa.

Queste regole servono a tutti i soggetti che vogliono investire in questo business sapendo di agire legalmente, senza più dubbi. Il settore della  “New Canapa Economy” è quello che nell’ultimo anno ha avuto un boom a 360 gradi: si è passati dai 400 ettari di terreno coltivati del 2013 ai quasi 4mila che si supereranno per il 2018. Per la Coldiretti “sono centinaia le nuove aziende agricole che hanno avviato nel 2018 la coltivazione di canapa” in tutti i campi. Il boom d’affari della “marijuana legale”  ha un pronostico stimato ben oltre i 40 milioni di euro.

Cannabis e Mattia Guarnera, un nuovo modo di concepire la marijuana

Tra le aziende, c’è quella di Mattia Guarnera, che dopo essersi spostato nelle Marche è divenuto agricoltore, e si è sempre cimentato nella ricerca e nella sperimentazione per le basi del modo di concepire il suo lavoro.

Sempre appassionato della Canapa e delle sue infinite peculiarità, nelle terre della sua nuova città ha avuto la possibilità di studiare la pianta in ogni suo caratteristica, mettendo a frutto le proprietà per darle sempre nuovi usi. Non a caso ha dato anche vita alla “Birra agricola aromatizzata alla Canapa”, per dare un esempio, un’idea nata dall’impiego delle infiorescenze della pianta, quelle che non hanno THC, che sono state utilizzate al posto del luppolo per regalare alla bionda bevanda un nuovo fragranza.

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