Cartoni animati più belli anni 80 e 90
Da Redazione
Aprile 27, 2014
I cartoni animati più belli anni 80 e 90, quelli che hanno caratterizzato la gioventù degli odierni ventenni e trentenni
In un articolo pubblicato alcuni mesi fa parlammo di sigle dei cartoni animati, oggi invece abbiamo il piacere di ricordare i cartoni animati più belli che hanno caratterizzato l’infanzia di chi oggi ha all’incirca fra i 25 e 35 anni. Questa categoria di persone, della quale anche chi scrive è un fiero rappresentante, probabilmente deve fare ricorso alle scorte di Gaviscon in casa tutte le volte che in tv viene trasmesso un moderno cartone animato: disegni fatti al computer dove il tratto umano non è più distinguibile, trame scontate, musiche da far spegnere l’audio. Nulla a che vedere con i cartoni animati della nostra generazione, più puri e ingenui, che proiettavano i bambini di allora in una realtà onirica fatta da suggestioni e atmosfere figlie dell’ispirazione sincera di artisti che probabilmente non erano mai divenuti adulti. Certo, lo ricorderete anche voi, i robot tecnologici c’erano anche allora e l’uomo tigre ai nemici menava di brutto, ma perfino quella violenza (laddove presente, parliamo di una ristretta percentuale di cartoni animati) era sapientemente veicolata e mai gratuita.
Vediamo in questa lista quali sono i dieci cartoni animati più belli degli anni 80 e 90.
Hello Spank
Spank è un cane bianco, randagio, che si comporta come un neonato. Viene adottato non senza una certa riluttanza da Aika, una giovane ragazza di 14 anni che vive in una casa con lo zio pittore. Gli episodi della serie raccontano le avventure di Spank e dei suoi amici (ad esempio Torakiki) che si intrecciano alle vicende umane di Aika.
Il cartone animato fa sorridere perché Spank è tenero e buffo, con un linguaggio infantile che ricorda quello di un bambino piccolo, ma al tempo stesso in alcuni episodi regala momenti di struggente commozione, in virtù anche del rapporto fra Aika e Spank, entrambi cresciuti senza i genitori.
Siamo fatti così
Questo cartone animato francese è stata croce e delizia per tutti i bambini che a cavallo degli anni 80 e 90 lo seguirono sulle reti Mediaset.
Da una parte, Siamo fatti così è uno dei cartoni animati più educativi apparsi in tv, che spiega il funzionamento del corpo umano ai più piccoli, dall’altra però a distanza di anni tutte le volte che ho la febbre continuo a immaginarmi i virus con la faccia e sghignazzanti, mentre quando ho mal di testa immagino che ci sia un omino vecchio e con le antenne pieno di lavoro nel mio cervello.
Virus, globuli bianchi, globuli rossi e tutte le cellule del corpo vengono infatti rappresentate in maniera simpatica e buffa in tutte le 26 puntate della serie.
C’era una volta Pollon
Altro cartone animato che condiziona irrimediabilmente i nostri processi mentali è “c’era una volta Pollon”, o semplicemente Pollon.
L’azione si svolge sulla cima dell’Olimpo, sede degli dei greci, dove una bambina bionda e dispettosa aspira a diventare dea a sua volta. Il suo nome è Pollon ed è la figlia del Dio Apollo, nipote di Zeus. Gli dei nel cartone animato vengono ripresi con vizi e atteggiamenti caricaturali: Zeus è un vecchio donnaiolo barbuto, Apollo che deve far sorgere il sole tutte le mattine non riesce mai a svegliarsi in tempo, Afrodite è vanitosa ed Eros è un bambino brutto come un ranocchio e dispettoso.
Proprio il piccolo Dio dell’amore è il compagno d’avventura preferito da Pollon. I due, di volta in volta affronteranno avventure che ricalcano la mitologia greca, ovviamente privi della drammaticità che spesso si connotava col genere.
Pollon è stato trasmesso per la prima volta in Italia negli anni 80, ma viene tuttora riproposto sul canale televisivo Boeing.
Cantiamo insieme
Fra i cartoni animati più belli degli anni 90 va senz’altro inserito “Cantiamo insieme”, un anime che riprende la storia del film “Tutti insieme appassionatamente” Con Julie Andrews, a sua volta ispirato al romanzo “La famiglia Trapp”.
Maria, la protagonista del cartone animato, è una giovane ragazza aspirante suora che viene inviata dalla madre superiore in casa della famiglia Trapp, a fare la governante.
L’esperienza cambierà per sempre la vita di Maria e riporterà l’armonia fra i membri della nobile famiglia.
L’azione si svolge in Austria, in epoca nazista. La storia politica e i sordidi complotti del maggiordomo Hans, si intrecciano con le vicende umane e sentimentali di Maria e della famiglia Trapp, dando vita ad un cartone animato istruttivo che fortunatamente non è ci risulta sia stato censurato.
Niente paura c’è Alfred
Niente paura c’è Alfred è un altro cartone animato degli anni 80 e 90 che affronta tematiche delicate come il nazismo, il razzismo e la pesca di frodo, indubbiamente argomenti distanti dal vivere quotidiano dei bambini. Il protagonista è il papero Alfred, un orfano che insieme ad Enrico la talpa è coinvolto in ogni puntata in avventure entusiasmanti.
Alfred inizialmente è un pulcino a cui viene sterminata la famiglia da un auto, ma nel corso della serie diverrà adulto, insieme a tutti i co-protagonisti come il malvagio Pungolo.
La signora Minù
La signora Minù o lo strano mondo di Minù, è un cartone animato giapponese che racconta le vicende di una simpatica vecchietta in pensione alle prese con un cucchiaio magico che di punto in bianco la rende minuscola.
La signora Minù vive in una casetta in mezzo al verde dei monti norvegesi, insieme al marito che la aiuta a tenere nascosto il segreto davanti agli altri abitanti del villaggio.
Quando la signora Minù si trasforma acquisisce anche l’abilità di parlare con gli animali (quasi sempre molto più grandi di lei), con i quali collabora alla risoluzione dei problemi di vita quotidiana.
Co-protagonista della storia è una bambina di nome Liulai anch’essa con strani poteri, che conosce il segreto della signora Minù.
Ti voglio bene Denver
“Oh Mamma saura!” Forse alcuni di voi ricorderanno che questa era un’espressione particolarmente amata da Denver, il cucciolo di dinosauro verde che sul finire degli anni 80 è apparso sugli schermi Mediaset, insieme a Wally, Mario, Talpa, Margot e tutti gli allegri mattacchioni protagonisti di questo cartone.
Filo conduttore di “Ti voglio bene Denver” era la propensione di Denver a cacciarsi nei guai e le imprese dei giovani impegnati a nasconderne l’esistenza ai cattivi di turno che volevano trasformare il primitivo ma attualissimo rettile in un fenomeno da circo.
Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare
Nel Regno della magia, la principessa Erika deve collaudare un fiocco dai poteri magici, in grado di trasformare chi lo indossa in qualsiasi altra persona. Sulla terra vive Himi, una ragazza bionda dal carattere allegro che viene prescelta da Erika come “tester” del fiocco. Da questo momento Himi si troverà coinvolta in una serie di avventure, in compagnia del suo animaletto di pezza parlante di nome Pokotà.
Come avviene sovente nei cartoni animati più belli, le vicende personali dei protagonisti si intrecciano meravigliosamente con il filone conduttore. E così, il rapporto di amicizia ambigua fra Himi e Dai-Dai, troverà una sua evoluzione nel corso dei 59 episodi della serie.
L’incantevole Creamy
Anche nell’Incantevole Creamy ritroviamo una ragazza che riceve dei poteri magici, il suo nome è Yù Morisawa e i poteri le sono conferiti da un medaglione magico dono di Pinopino, un folletto del pianeta Stella Piumata.
Grazie al medaglione Yù è in grado di trasformarsi in Creamy, una splendida ragazza con spiccate doti canore che conquisterà un vasto pubblico di adolescenti, fra cui Toshio, il ragazzo di cui Yù è innamorata (senza essere ricambiata).
Il dono ha una scadenza, fissata per un anno esatto dalla consegna del medaglione. In questo lasso di tempo nessuno dovrà accorgersi che Yù è in realtà Creamy.
I cavalieri dello zodiaco
I cavalieri dello zodiaco – titolo originale Saint Seiya – è un anime ispirato ad un omonimo manga parto della mente di Masami Kurumada.
Andò in onda in Italia per la prima volta nella seconda metà degli anni 80, ma il successo fu talmente grande che anche nel 2000 alcuni episodi vennero riproposti.
La storia narra le avventure dei cavalieri dello zodiaco a protezione della dea Atena, dotati di armature dai poteri strabilianti.
Il cartone animato ha preso in prestito strofe di celebri poeti come Ugo Foscolo o Giacomo Leopardi, per impreziosire la sceneggiatura in alcuni momenti salienti.
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