I sistemi di tracciamento sono diventati talmente integrati nella nostra vita quotidiana che, il più delle volte, nemmeno ce ne rendiamo conto. Li usiamo sul nostro telefonino per orientarci, per calcolare percorsi e talvolta persino per trovare oggetti.
Chi è appassionato di calcio e segue le partite in TV, conosce sicuramente le statistiche che tengono conto dei chilometri percorsi da ogni singolo calciatore e le zone del campo in cui ha operato, da quale posizione si è tirato di più in porta e dove è stato giocato più spesso il pallone. Questi sono solo alcuni degli esempi di come i sistemi di tracciamento sono applicati nel calcio.
L’importanza delle statistiche nel calcio
Gli appassionati lo sanno bene, le statistiche nel calcio sono importantissime per vari motivi. Le squadre le usano per migliorare le prestazioni. Tra i fan, c’è chi usa dati come possesso palla, tiri in porta e numero di passaggi per definire la loro idea di calcio e stile di gioco. Altri semplicemente per trovare i migliori giocatori per il fantacalcio oppure per decidere come scommettere.
A chi scommette sulla Serie A, per esempio, avere accesso a dati statistici può aiutare a prendere delle decisioni. Solitamente è utile capire lo stato di forma di una squadra o di un giocatore, se una squadra corre molto o poco, e via dicendo. Ovviamente però c’è anche chi si affida al proprio sesto senso e usa le statistiche solo parzialmente. In fin dei conti, gli esperti in quote e scommesse Serie A sanno bene che il bello del calcio è la sua imprevedibilità.
Ad ogni modo, per limitare quanto possibile il fattore incertezza, squadre, bookmakers e appassionati usano metodi sempre più sofisticati per la raccolta di dati. Anche se tutti sanno che non si può prevedere esattamente il futuro, si può quantomeno cercare di averne un’idea quanto più precisa possibile. L’utilizzo dei sistemi di tracciamento nel calcio si inserisce proprio in quest’ottica.
Principali usi dei GPS nel calcio
L’arrivo dei big data nel calcio è ormai questione di quasi un decennio anche se l’utilizzo e la raccolta di statistiche nel calcio risalgono agli anni ’50. Le squadre di calcio hanno da sempre usato queste informazioni per migliorare le proprie prestazioni e trovare i punti deboli degli avversari. Se prima questa era una faccenda da sbrigare con carta e penna, oggi si è arrivati ad usare i GPS direttamente sui calciatori. Ad oggi, tutte le principali squadre di calcio usano sistemi di tracciamento.
Gli usi principali dei GPS si possono dividere in due categorie: una che tiene conto dell’individuo, l’altra della squadra nel suo insieme.
I dati ottenuti dai calciatori individuali normalmente sono: chilometri percorsi, velocità, zone di movimento. Questi dati sono poi incrociati con altri fattori, specialmente il tempo (minuti di gioco, tempo in corsa e via dicendo), per prendere delle decisioni. Per esempio, se la posizione di un giocatore risulta essere sbagliata per buona parte della partita, è molto probabile che verrà istruito su dove può essere più efficiente.
L’insieme delle statistiche individuali forma le statistiche di squadra che si focalizzano soprattutto sulle zone di azione. Anche in questo caso, gli usi sono molteplici ma principalmente riguardano le tattiche. I dati raccolti dal posizionamento, per esempio, possono servire a capire quali zone del campo si possono sfruttare per attaccare gli avversari o prevedere dove la squadra dovrà concentrare le sue difese.
La tecnologia e il calcio
La tecnologia è entrata nel mondo del calcio già da molto tempo ormai ma il loro rapporto continua a essere vissuto da fan e addetti ai lavori con sprazzi di odio e amore. Per esempio, molti apprezzano il fatto che, grazie alla tecnologia, è possibile seguire le partite ovunque e in maniera più dettagliata; pensiamo alle app per Android e iOS o il live streaming disponibile su dispositivi mobili e computer portatili. Per altri, però, la tecnologia ha fatto perdere al calcio un po’ di romanticismo e lo ha reso troppo scientifico.
Quello che è sicuro è che la tecnologia difficilmente lascerà il mondo del calcio e, in un certo senso, ne è diventata parte integrante.
