Cristiano Ronaldo: un alieno in Serie A, ma i conti si faranno a fine stagione

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ronaldo

La Serie A in estate è tornata a dominare le pagine dei quotidiani di mezza Europa grazie all’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Un colpo di teatro che ha riportato il campionato italiano in auge, dopo anni di stenti e di disinteresse pressoché totale all’estero.

Non è un segreto che a esercitare il maggior fascino siano soprattutto la Premier League inglese e la Liga spagnola grazie ai due colossi Barcellona e Real Madrid.

La Serie A paga anni di gestioni fallimentari da parte della Federazione e della Lega e di club che difficilmente possono competere sia in campo che in fase di calciomercato con i potentati stranieri.

L’unica eccezione è la Juve, che non a caso domina incontrastata il campionato da ben 7 anni. L’ottavo scudetto è oramai in tasca e un tale potere nei confini italiani le permette non solo di poter avere un ruolo preminente nella Serie A, ma anche di attrarre campioni dagli altri paesi.

I bianconeri sono di fatto gli unici che non devono piegare la testa quando si tratta di andare a duellare con le big del Vecchio Continente. Una forza che a molti sa di antipatia, ma che ha permesso alla Juve di ricostruirsi quell’aura di grandezza che aveva prima della rovinosa caduta in Serie B.

Dopo i tanti scudetti macinati e due finali Champions League, quest’estate la dirigenza ha deciso di tentare il tutto per tutto.

E quale miglior modo di provarci se non acquistando il giocatore più forte al mondo? Così Andrea Agnelli ha cominciato a sondare il terreno proprio dopo l’eliminazione della passata stagione in Champions ad opera del Real Madrid di Cristiano Ronaldo, che con tre gol tra andata e ritorno spense i sogni di gloria dei bianconeri. Così, mentre i milioni di juventini si disperavano per l’uscita dalla Champions, Agnelli intesseva la rete per portare CR7 a Torino.

Un’idea che a solo parlarne sarebbe potuta sembrare folle e che invece davvero si concretizzò.

Ovvio che serviva convincere sia il Real Madrid, oltre a un giocatore che può permettersi di sfoggiare un orologio da 2 milioni di euro.

Insomma, era necessaria un’offerta irrinunciabile, capace di far vacillare entrambe le parti. E così è stato, perché come spiega il sito Eurosport.com la Vecchia Signora ha messo sul piatto 105 milioni per il cartellino del bomber (una cifra enorme per un 33enne) e ben 30 milioni netti stagione per quattro anni per il portoghese. Uno sforzo enorme, che potrebbe far vacillare anche le solidissime finanze di un potentato come la Juve.

Ma per inseguire il sogno chiamato Champions League, questa volta, non si è badato a spese.

L’approdo a Torino di CR7 ha sì avuto il merito di riaccendere i riflettori sul calcio italiano, ma ha scavato un solco talmente grande con le altre società che dopo un paio di mesi era già chiaro a tutti che la Juventus avrebbe vinto in carrozza anche l’ottavo scudetto di fila.

La prima tacca nella bacheca di Ronaldo era già stata messa, ora però mancavano le altre. Un cammino, quello del portoghese, che non ha risentito nemmeno dello scandalo a luci rosse in cui è stato invischiato per un presunto stupro ai tempi del Real Madrid, e che lo ha portato anche in testa alla classifica dei capocannonieri, salvo farsi superare da Quagliarella e Piatek per alcuni stop dovuti a problemi fisici.

Una battaglia, quella per il titolo del re dei bomber italiani, però che è ancora lungi dall’essere terminata e che vedrà di sicuro il lusitano protagonista fino all’ultima giornata.

La grande delusione è invece arrivata in Coppa Italia, dove la Juve puntava a mettere il sigillo sul quinto titolo di fila. A spezzare il dominio bianconero ci ha invece pensato la sempre ostica Atalanta, capace di mandare inopinatamente al tappeto Ronaldo e compagni ai quarti di finale.

Per dare il giudizio finale sulla prima stagione di CR7 alla Juve e dire se è stato un affare o meno, bisognerà attendere la Champions League. È lì che il portoghese si gioca la faccia, ma se il buon giorno si vede dal mattino, è probabile che Agnelli abbia pescato bene.

Già perché l’ex Real Madrid ha ribaltato quasi da solo quella che sembrava una precoce eliminazione dalla massima competizione continentale per club, ribaltando con una tripletta lo 0-2 dell’andata inflitto dall’Atletico Madrid, mandando la Juve ai quarti.

Ora la strada per la semifinale sembra spianata, visto che di fronte ci sarà lo spettacolare, ma inesperto Ajax.

E chissà che per la finale del 1° giugno a Madrid non ci possa essere l’ennesima sfida tra Messi e Cristiano Ronaldo, eterni rivali che si rincontrerebbero per la prima volta da quando il portoghese ha lasciato le merengues. Betway quota la vittoria della Champions da parte della Juve a 4.50, subito dietro a Manchester City a 3.25 e Barcellona a 4.33 (quote al 3 aprile 2019).

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