Fabrizio Corona in carcere: violate le regole per l’affidamento terapeutico

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Fabrizio Corona torna in carcere. Questa volta non è stato commesso un singolo atto da parte del celebre personaggio televisivo italiano, ma una serie di violazioni di quelle che sono le norme sancite per il suo affidamento terapeutico, che gli aveva permesso di uscire di galera al fine di curare la sua dipendenza dalla droga. L’insofferenza mostrata in televisione e sui social, i continui e reiterati allontanamenti dalla Lombardia per partecipare a trasmissioni televisive e molto altro gli sono stati fatali.

Fabrizio Corona in carcere: la decisione del giudice Simone Luerti

Fabrizio Corona torna in carcere. Non una semplice indiscrezione o una serie di voci di corridoio ma una notizia ufficiale, riportata sui maggiori quotidiani e siti italiani, tra cui anche Ansa.it. L’ex fotografo e personaggio televisivo italiano ha violato una serie di norme stabilite in merito al suo scarceramento, avvenuto il 21 febbraio del 2018: al celebre personaggio televisivo era stato dato l’affidamento terapeutico per curare la sua dipendenza psicologica dalla droga.

A prendere la decisione è stato il giudice del Tribunale di Sorveglianza Simone Luerti, che ha deciso di sospendere l’affidamento. Lo stesso Luerti aveva già, precedentemente, diffidato Fabrizio Corona per il suo comportamento adottato in diverse trasmissioni televisive: in quel frangente gli era stato vietato di abbandonare la Lombardia fino al 30 marzo, per partecipare a trasmissioni televisiva. Corona, però, non aveva rispettato le norme stabilite in sede di diffida.

La frequentazione del boschetto della droga di Rogoredo il 10 dicembre 2018

Tra gli atti compiuti da Fabrizio Corona e che gli sono stati fatali per quanto riguarda la decisione di Simone Luerti c’è stata la frequentazione del “boschetto della droga” di Rogoredo, nella periferia sud di Milano. L’atto è avvenuto il 10 dicembre 2018 e, successivamente, in altre occasioni.

Il ruolo, in quel frangente, di Fabrizio Corona fu quello di “agente provocatore” che fingeva di acquistare sostanze stupefacenti: un’aperta violazione dei provvedimenti stabiliti in merito al suo scarceramento, che vietavano non soltanto l’acquisto o il consumo di sostanze stupefacenti, ma anche di frequentare tossicodipendenti.

L’insofferenza alle norme per l’affidamento terapeutico sui social e in televisione

In ultimo, al di là della serie di violazioni delle norme stabilite per l’affidamento terapeutico, anche l’atteggiamento irriverente e insofferente di Fabrizio Corona è stato decisivo per la decisione di sospendere l’affidamento e determinare il suo ritorno in carcere. Fin dal suo scarceramento, avvenuto nel febbraio 2018, Corona si è mostrato come un personaggio sui generis, pronto a condannare quanto gli era avvenuto e a dichiarare completa indipendenza rispetto a quelle norme che doveva rispettare.

Molte volte ha ripetuto, in forme chiaramente differenti, la sua volontà di fare ciò che voleva e di non rispettare quanto deciso. La sua ultima partecipazione televisiva è stata, in collegamento, a Non è l’Arena, in cui ha avuto modo di commentare la morte di Imane Fadil e di scontrarsi con Vladimir Luxuria. 

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