Monete da 1 e 2 centesimi: stop al conio, prezzi arrotondati
Da Redazione
Febbraio 16, 2018
Dal 1 gennaio 2018 non vengono più coniate le monete da 1 e 2 centesimi, come previsto dalla ‘manovra bis’. Pian piano, dunque, i cosiddetti ‘bronzini’ lasceranno le tasche degli italiani. Cosa succederà? Beh, gli italiani non perderanno o acquisteranno nulla; nelle casse dello Stato, invece, finiranno un bel po’ di soldini. L’articolo 13-quater del decreto legge numero 50/2017, poi convertito dalla legge 96/2018, prevede la sospensione, dal 1 gennaio 2018, del conio delle suddette monete metalliche. Il risparmio derivante da tale operazione confluirà nel Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
Negozianti devono continuare ad accettare i ‘bronzini’
Cosa accade adesso che le monete a 1 e 2 centesimi non vengono più coniate? Nulla per i cittadini. Tali monetine di bronzo continuano ad avere valore legale fino al completo esaurimento. I negozianti devono assolutamente accettarle. Gli importi, però, in caso di pagamento in contanti, vanno arrotondati per eccesso o difetto. Se il conto, ad esempio, è di 16,22 euro il cliente dovrà pagare 16,20 euro; se invece il conto è di 17,88 euro, si dovrà pagare 17,90 euro. Non sono previsti arrotondamenti in caso di pagamento con bancomat, carte di credito ed altre tipologie di pagamento elettronico.
Sarà il Garante per la sorveglianza dei prezzi a monitorare tale attività, trasmettendo, ogni 6 mesi, al Ministero dello Sviluppo economico le sue considerazioni. Nel corso del primo anno dell’introduzione dell’euro (2002) l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha coniato 1.061 milioni di monetine da 1 cent e 917 milioni di monetine da 2 cent. Messe insieme, tali monetine hanno rappresentato il 29,4% del totale delle monete coniate nel 2012.
Monete da 1 centesimo: le più prodotte
Le monetine da 1 centesimo, finora, sono state quelle più prodotte (3,5 miliardi di pezzi), battendo quelle da 2 centesimi (2,78 miliardi di pezzi) e quelle da 5 centesimi (2,15 miliardi di pezzi). Qual è invece la moneta meno coniata in assoluto? Quella da 2 euro (767 milioni di pezzi). Addio, dunque, alle monetine più snobbate, derise e definite, spesso e volentieri, inutili.
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