Parkinson senza tremori con una macchina che costa oltre 7 milioni

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Parkinson-macchinario-Israele-tremori

Parkinson-macchinario-Israele-tremoriI malati di Parkinson e i loro parenti sanno bene che tale morbo porta tanti tremori ai pazienti. La scienza fa passi da gigante e viene incontro anche a chi, giorno e notte, deve lottare contro i sintomi tipici del morbo di Parkinson. Alla fine è stato inventata una macchina che annulla i tremori del Parkinson, completamente o parzialmente, nell’80% dei malati. Questi non devono assolutamente temere perché non ci sono effetti collaterali, chirurgia e dolori.

La soddisfazione della Regione Veneto

La notizia della macchina contro i tremori dovuti al Parkinson è stata diffusa dalla Regione Veneto: ‘L’apparecchiatura è entrata in funzione per la prima volta in Italia all’ospedale Borgo Trento dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, dove oggi è stata presentata al pubblico dopo un periodo di utilizzo che ha permesso di testarne l’efficacia’. Alla presentazione hanno preso parte sia Federico Sboarina, sindaco di Verona, che Luca Zaia, governatore del Veneto.

La vita dei malati di Parkinson migliorerà, dunque, grazie alla macchina ‘MRgFUS’, Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound, fabbricata in Israele e costata 7 milioni e 87mila euro.  Luca Zaia, entusiasta per lo straordinario macchinario, ha dichiarato: ‘Nella sanità moderna, quella del presente e del futuro nella quale il Veneto è e sarà protagonista non contano tanto i numeri dei posti letto, sui quali oramai si fanno battaglie di retroguardia, quanto innovazioni come questa: macchine straordinarie che curano meglio il malato, ottengono risultati sempre più incisivi, provocano sempre meno dolore o nessun dolore come in questo caso, evitano alle persone lunghi e sgraditi ricoveri’.

Il robot Da Vinci nei nosocomi veneti

Il presidente della Regione Veneto ha spiegato poi che per centrare i suddetti obiettivi si stanziano annualmente ’70 milioni di euro, grazie ai quali siamo l’unica Regione d’Italia ad avere la chirurgia robotica, grazie alla presenza del robot Da Vinci, in tutti gli ospedali hub e non solo e macchinari di ultima generazione in funzione in tante strutture del territorio. Si chiama qualità diffusa ed è una caratteristica peculiare del sistema sanitario veneto. Abbiamo fatto questa scelta fin dalla redazione del Piano socio sanitario vigente, che siamo già al lavoro per rinnovare e migliorare ulteriormente, ed è anche grazie al livello delle nostre tecnologie, abbinato al valore dei medici e degli scienziati presenti in ogni ospedale, che la sanità veneta attrae pazienti da molte altre Regioni d’Italia per un valore complessivo di circa 300 milioni l’anno’.

L’obiettivo degli scienziati, adesso, è di poter sfruttare la macchina contro i tremori caratteristici del Parkinson per contrastare anche altre patologie, come il cancro alla prostata.

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