Richiamo croissant Bauli, errore dell’Asl

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Richiamo croissant Bauli, errore dell'Asl

Presunta salmonella nei croissant Bauli, ma è un errore dell’Asl di Salerno. L’azienda lo conferma in una nota molto dura. Bauli vuole tutelare i diritti dell’azienda e dei consumatori dopo questa vicenda, un danno di immagine non indifferente visto che, nonostante le rassicurazioni sugli altri prodotti del marchio, il nome è stato compromesso.

Campioni analizzati: test negativi

Il richiamo dei Croissant Bauli per presunta salmonella è una triste vicenda che si è conclusa con un lieto fine per noi consumatori: possiamo mangiarli, l’unico pericolo sono solo i kg di troppo. Dietro a questo richiamo c’è un errore dell’Asl di Salerno e del laboratorio che ha eseguito l’esame. Bauli in una nota ha spiegato che i campioni presso gli stabilimenti e quelli prelevati dall’Asl di Salerno e analizzati in un laboratorio terzo, non hanno evidenziato la presenza del batterio. Il contro campione portato presso l’ISS ha dato esito negativo, dunque l’azienda ha vinto questa battaglia molto importante dimostrando che il prodotto è sano.

Il lotto di Croissant Bauli ritirato

Il Ministero della Salute aveva richiamato i Croissant Bauili al latte, invitando i consumatori a riportare le confezioni in scadenza il 30 novembre con numero di lotto LA8312BR al punto vendita dove erano state acquistate. Il motivo del richiamo era il “rischio microbiologico” in seguito alla presunta presenza del batterio della Salmonella. Bauli aveva predisposto il richiamo in via precauzionale e nella sua nota aveva spiegato che la tipologia del prodotto prevede un processo termico di cottura che annulla il rischio di contaminazione batterica. L’azienda inoltra aveva precisato che esegue analisi e monitoraggi in maniera precauzionale specificando che tutti gli altri prodotti a marchio Bauli erano sicuri.

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