Richieste di prestito con importi più contenuti, ricerca Crif
Da Redazione
Maggio 30, 2014
La necessità di liquidità è responsabile di diversi fenomeni sociali, dall’incremento delle domande di credito, come accade ad esempio ai dipendenti pubblici con i prestiti Inpdap, allo sviluppo di competenze su come fare trading. Una valida soluzione per individuare la formula più conveniente in relazione ai propri bisogni può essere individuata nei comparatori di prodotti online.
Secondo un recente report di Crif Decision Solutions, società parte del Gruppo Crif specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di supporto decisionale all’erogazione del credito, durante il 2013 numerose tipologie di finanziamento hanno affrontato cali importanti.
A subire più degli altri questa contrazione sono i prestiti personali, una diminuzione che raggiunge il 3,8% cui corrisponde un importo medio di 12.185 euro. Risulta lievemente minore la flessione registrata dai prestiti finalizzati (-2,7%) che hanno un importo medio di 3.979 euro. La ragione principale del calo è da attribuire al crescente livello di disoccupazione, elemento che ha indotto a una contrazione della domanda.
Gli istituti di credito, in rapporto all’evolversi del mercato, hanno pensato di rimodulare l’offerta riducendo, di fatto, la concessione di nuovi finanziamenti. Spesso i consumatori preferiscono aspettare piuttosto che selezionare un prestito, mentre quanti sono costretti a richiedere una linea di credito tendono a indebitarsi in modo controllato, prendendo in esame importi bassi valutando con attenzione il piano di restituzione.
Dall’indagine sono rilevate inoltre la grande prudenza e la selettività dei consumatori, che operano con maggiore circospezione nel mercato del credito, visti rischi che derivano da un tasso di disoccupazione crescente. I tassi di interesse non sono certo abbordabili, le percentuali, infatti, risultano al di sopra degli standard europei, il tasso medio è del 3,4% per i mutui, mentre il credito al consumo prevede tassi del 7,8%.
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