Untore di Roma si difende: “Ero giovane e incosciente, ho sbagliato”

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Aids, untore di Roma si difende

Aids, untore di Roma si difendeEmergono altre indiscrezioni riguardo alla vicenda dell’untore romano che contattava donne in chat o sui social e poi infettate con il virus dell’Hiv. Il giovane, ora, si difende

 

Il 31enne sieropositivo di Acilia avrebbe infettato decine di donne, alcune delle quali lo hanno denunciato. L’uomo ha cercato di difendersi con queste parole:

Ero giovane e incosciente, ho sbagliato. Ero solo e non avevo una famiglia alle spalle… Non è vero che non mi sono voluto curare. Il medico che mi ha seguito all’inizio non mi ha mai detto che erano necessari farmaci”.

Gli investigatori, intanto, sono alla ricerca di tutte le donne con cui l’untore di Roma ha avuto rapporti non protetti, visto che potrebbero essere state contagiate. Ovviamente, rischiano anche gli attuali partner.

Perché Valentino T., pur sapendo di essere sieropositivo, ha avuto rapporti non protetti con così tante donne, cercate sul web? Per vendetta? Pare che il 31enne abbia contratto il virus da una donna molto più grande di lui quando era molto giovane. Durante l’interrogatorio condotto dai magistrati, lo scorso mese, Valentino aveva affermato:

In alcuni casi avrò agito d’impulso, forse con leggerezza. In altri però avevo avvertito le partner della mia sieropositività. Alcune ragazze le avevo messe in guardia. E comunque l’amore si fa sempre in due”.

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