Cancro in estate: le cinque regole per affrontare al meglio il melanoma

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nei melanoma
Fonte foto: Farmacia Paravizzini

L’arrivo dell’estate per molti è vissuta in piena allegria, ma c’è anche chi, purtroppo, deve fare i conti con una condizione climatica che diventa davvero sfavorevole. Parliamo di tutte quelle persone affette da melanoma, un tumore della pelle che ogni anno va a colpire moltissimi italiani.

E’ bene conoscere alcune regole di base per affrontare al meglio il periodo estivo poiché i raggi del sole vanno ad agire negativamente nei casi nei quali sia presente una situazione di melanoma. Sono proprio alcuni ricercatori che consigliano alcune buone abitudini da adottare durante questo periodo. Vediamo insieme quali sono.

Proteggere le zone più esposte

L’errore che si fa maggiormente quando si ha un melanoma è quello di non proteggere a sufficienza le parti del corpo, che potrebbero essere più esposte, dai raggi del sole. Parliamo, ovviamente, di viso, collo, gambe, braccia e tronco dato che in estate lo scopriamo molto di più indossando costumi da bagno o top un po’ più corti.

Le precauzioni da prendere sono molte e offrono varie alternative, come quella di utilizzare dei cappelli over size in grado di farci ombra sulla faccia, pashmine o foulard leggeri per mantenere coperta tutta la zona di collo e spalle.

L’esposizione al sole

Per quanto riguarda la maggior parte dei melanomi possiamo sottolineare che questi sono sensibili all’esposizione ultravioletta, ma ci sono anche dei casi nei quali il melanoma si manifesta in parti del corpo meno in vista come ad esempio sul palmo delle mani o sotto la pianta del piede, quindi l’effetto del sole non è predominante e non può essere una delle cause scatenanti.

Conoscere il proprio corpo e riconoscere i propri nei è una fase importante per poter avere nell’immediato una diagnosi ben precisa e soprattutto immediata. La regola dell’ABCDE ci dà la possibilità di fare una prima diagnosi del neo fai da te, anche se ovviamente bisogna sempre rivolgersi ad un medico specialista.

E’ bene dunque, controllare per tutti i nei la cosiddetta asimmetria anomala, i bordi che appaiono più frastagliati e irregolari, il colore che non rimane uniforme, una dimensione più grande ai sei millimetri e una evoluzione di questo molto rapida.

Inoltre, è importante notare molti particolari come ad esempio se si manifesta un sanguinamento nel neo, secchezza, prurito intorno ad esso. L’utilizzo della protezione in questi casi richiede un maggiore impiego per far si che si abbia una adeguata prevenzione.

Come detto in precedenza è sempre bene osservare i cambiamenti del nostro corpo e dei nostri nei. I primi osservatori del nostro fisico siamo proprio noi stessi e quindi è bene far caso se i cambiamenti in un neo specifico sono persistenti o se per esempio si sviluppa un nuovo nei improvvisamente.

Attenzione anche alle nuove escrescenze cutanee o anche ad una ulcerazione che fa fatica a guarire. Abbiate, quindi, particolare attenzione proprio ai cambi dei nei. Se ne avete alcuni collocati in zone meno semplici da raggiungere potete farvi aiutare anche da un familiare per un’autoanalisi.

Rivolgersi al centro giusto

Come tutte le malattie prevenire è sempre meglio, quindi è indicato dagli esperti un controllo nei centri di eccellenza che hanno a disposizione macchinari e team medici specializzati proprio nello screen dei melanoma. Ovviamente una diagnosi precoce fa si che il melanoma diventi più curabile e di conseguenza la corsa contro il tempo diventa fondamentale.

Molto spesso i centri specializzati si avvalgono di più figure sanitarie come, ad esempio, oncologi, chirurghi, dermatologi, ma anche anatomopatologi e radioterapisti. La mappatura dei nei è fondamentale per capire in quale stadio si trova il melanoma e di conseguenza capire come agire attraverso terapie e cure mirate.

Cosa sono i nei

I nei, presenti sul nostro corpo sin dalla nascita e in comparsa durante l’arco della nostra crescita vengono definiti come macchie cutanee contenti accumuli dei cosiddetti melanociti, delle cellule che servono alla produzione della melanina che va a definire il pigmento naturale della nostra pelle.

A volte, può accadere, appunto, che i nei subiscano una mutazione trasformandosi così in un melanoma cutaneo e diventando di tipo maligno. Il tumore della pelle può essere molto aggressivo e non va sottovalutato.

I fattori a rischio

I fattori a rischio per quanto riguarda la comparsa di un melanoma possono essere molti e tra questi possiamo sottolineare l’avere una carnagione molto chiara, superare i 40 0 50 anni, età molto delicate, avere casi di melanoma in famiglia e quindi denotare un aspetto ereditario.

Inoltre, possono essere considerati fattori a rischio anche l’essersi esposti molto al sole da bambini e aver avuto per questo delle scottature solari molto aggressive così come la scorretta esposizione al sole senza prendere nessunissima precauzione.

A cosa dobbiamo prestare attenzione

Per evitare una aggressiva esposizione al sole bisogna evitare le ore molto calde, nelle quali i raggi del sole raggiungono temperature molto alte per la nostra pelle, quindi dalle 10,00 del mattino alle 16,00 del pomeriggio.

E’ ben utilizzare sempre la crema solare che abbia filtri adeguati al vostro tipo di pelle, facendo ovviamente particolare attenzione ai bambini e adottando per loro la massima accortezza. Meglio evitare lampade abbronzanti o lettini ed è un’ottima abitudine consumare cibi che contengano le vitamine A, C ed E che ci aiutano a proteggere la nostra pelle. Inoltre, una buona abitudine, ma non solo per i melanomi, è quella di fare uno screen completo almeno una volta l’anno per avere la certezza che tutti i parametri siano apposto e nel caso si riscontri qualche anomalia avere, così, la possibilità di agire nell’immediatezza.

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