Italia euroscettica: 44% vuole restare in Ue

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Italia euroscettica: 44% vuole restare in Ue

E’ l’Italia il paese più euroscettico d’Europa. Stando a un sondaggio effettuato Eurobarometro effettuato tra l’8 e il 26 settembre, soltanto il 44% degli abitanti italiani sarebbe disposto a rimanere all’interno dell’Unione Europea. I risultati hanno portato la penisola ad essere il paese in cui è presente la maggior parte della popolazione euroscettica d’Europa. Le percentuali sono addirittura più alte rispetto a quelle della Gran Bretagna che, nonostante sia in clima Brexit, conta il 53% delle persone disposte a permanere all’interno dell’Ue.

I dati italiani rispetto alla media europea

E’ l’Italia il paese più euroscettico d’Europa. Contro una media europea che vede almeno i due terzi di ogni paese essere favorevoli all’Unione Europea, all’interno della penisola coloro che sono a favore dell’Ue sono meno della metà. Il 44% delle persone vuole restare in Unione Europea.

Coloro che sono, invece, indecisi sulla decisione rappresentano il 32%. Anche in questo caso la percentuale è in netta controtendenza rispetto all’Unione Europea. Tra gli intervistati in Europa, infatti, solo il 17% sarebbe favorevole all’uscita, mentre in Regno Unito la percentuale si alza fino al 35%.

Il 65% degli italiani è favorevole all’euro

Completamente diverso, in percentuale, è il parere degli italiani rispetto all’euro. Quasi i due terzi della popolazione (65%), infatti, è favorevole alla moneta unica, anche se non crede nei benefici di appartenenza all’Ue: soltanto il 43% delle persone ritengono positiva la permanenza in Unione Europea.

La percentuale relativa alla moneta unica è superiore alla media europea, che si ferma al 61%, mentre quella che interessa i benefici dell’Ue è nettamente inferiore alla media del 68%.

Il commento di Antonio Tajani

I dati raccolti dal sondaggio sono stati commentati dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.  «In quasi tutta Europa cresce l’apprezzamento per l’appartenenza all’Unione e per i benefici che ne derivano, con livelli record dal 1983. Anche la moneta unica piace alla grande maggioranza dei cittadini. In Italia il gradimento per l’Euro supera la media europea – 65% contro il 61% -, ed è cresciuto del 4% rispetto a marzo 2018», ha spiegato.

La tendenza euroscettica dell’Italia deve far riflettere: «Ma non possiamo certo cullarci sugli allori. In alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, la percentuale di chi pensa che l’appartenenza all’Ue sia positiva è ancora troppo bassa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l’Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione».

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